GIOVANNIMARIA PERRUCCI - PEPPE CONSOLMAGNO BIOGRAFIA
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GIOVANNIMARIA
PERRUCCI
- Biografia
Compiuti gli studi di Organo, Composizione e Clavicembalo presso il Conservatorio “Rossini” di Pesaro, si è perfezionato in Francia, nella classe d’Organo di Xavier Darasse ed in quella di Clavicembalo di Jan Willem Jansen presso il “Conservatoire National Superiéur “ di Lyon. Svolge attività concertistica sia come solista che in collaborazione con importanti solisti ed ensembles, prendendo parte a Festivals in tutta Europa. Ha effettuato registrazioni radiofoniche per la RAI italiana, Radio Montebeni e per la Hessischer Rundfunk, Frankfurt; incisioni discografiche per la “Discantica” di Milano, la “Bongiovanni” di Bologna, la “Clavis” di Roma e per la "Opera 3" di Madrid. Sensibile alla valorizzazione del patrimonio degli organi storici italiani, ha contribuito alla realizzazione dell’inventario degli Organi storici della Regione Marche, promosso e finanziato dalla Regione Marche ed è attualmente vice-presidente del network organistico “Marche & organi”. E’ autore di testi sull’organaria marchigiana, tra cui il catalogo degli organi storici di alcune Diocesi marchigiane e di un saggio per l’Istituto dell’Organo Storico Italiano di Roma. Ha inoltre curato l’edizione moderna delle opere per tastiera di Francesco Basilj (1765-1850) e di quelle organistiche di Mezio Agostini (1875-1944). Docente presso il Conservatorio “G. B. Pergolesi” di Ancona e presso l’Istituto Diocesano di Musica Sacra di Fano, è organista della Basilica di San Paterniano della stessa città.
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PEPPE CONSOLMAGNO - Biografia
Nato
a Rimini nel 1958, cresciuto in Italia, utilizza strumenti in gran parte
autocostruiti con materiali recuperati nei suoi viaggi, come la zucca,
il bambù, il legno ed il metallo. La sua musica si esprime attraverso
strumenti che appartengono a culture extraeuropee, come quella del
Brasile (sua principale fonte di ispirazione), dell'Africa e dell'Asia,
ma che hanno un linguaggio in comune. Il Gong birmano, la Conchiglia, le
Tazze da meditazione, i Vasi africani, i Flauti ad una nota pigmei, i
Tamburi ad acqua ed il Berimbau, uniti alla voce ed allo stretto
rapporto intimistico con essi, che egli ha, creano una dimensione unica
dove prevalgono il suono naturale, il silenzio, il timbro ed il ritmo.
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